Nel firmamento, il canto di una sola nota

“Tutto è partito dal Cielo”: una serata a Monte San Giovanni (RI), in cui, in scena, tanti protagonisti: eco-trekking, momento di interiorizzazione, cena all’aperto, concerto candle light, informazione sull’inquinamento luminoso, osservazione astronomica di stelle, pianeti e costellazioni.

Da dove cominciare?

Raccontare l’esperienza di un evento così vasto e profondo, pieno di momenti diversi e illuminanti sembra essere impossibile… ma siamo qui, nella speranza che le giuste parole vengano a darci un aiutino.

Non c’è dubbio: la gioia, la semplice gioia dell’essere è stata la “stella” più luminosa; a lei, dunque, è andato il primo premio, in una notte in cui le stelle sembravano, felicemente, gareggiare.

Sono rari gli eventi, in cui più di 200 persone condividono, insieme, diverse ore senza che sopraggiungano note dissonanti a presentare il conto. Sicuramente, la natura incontaminata, che regna nei paraggi del piccolo paese di Monte San Giovanni, vicino Rieti, con le sue catene montuose intorno al Monte Tancia, ha facilitato il dispiegarsi dell’armonia, della bellezza, di una semplicità che conquista.

Natura che, generosa, è andata oltre, e dal cilindro ha estratto anche momenti di pura magia: durante la passeggiata eco-trekking, all’improvviso, si sono unite al gruppo, anche se senza le scarpe adeguate, delicate gocce di pioggia, da tutti ben gradite, viste le temperature ancora calde; ma quando abbiamo rivolto lo sguardo in alto… neppure l’ombra di una nuvola! Solo un cielo blu, il blu emozionante di un fondale marino! No, la Terra non si era capovolta, eppure…

Solo dopo, le nubi sono apparse, quando, seduti su cuscini, sedie e panchine, ci siamo avvolti in un profondo momento di interiorizzazione e abbiamo cantato insieme, per qualche minuto, il sacro suono della sillaba «OM», seguito da una luminosissima meditazione guidata.

E la natura continuava a estrarre da quel cilindro: mentre Neeraja, l’insegnante di meditazione, ci conduceva con le sue illuminanti parole nel puro silenzio, un maestoso arcobaleno si dipingeva dietro di lei, lasciando dentro, come molti, poi, hanno detto, un forte senso di pace, come se la natura, che veglia all’interno di ogni essere, iniziasse a svelarsi.

È questa pace, ci chiediamo, la nota comune nel firmamento?

Una pace profonda che suscita la gioia, una gioia senza… niente per cui gioire?

Ormai la sera, sorridente, aveva ceduto il passo alla notte buia, e in un’atmosfera romantica, a lume di candela, sotto un cielo di stelle, un palco si illuminava per degustare, come un piatto prelibato dai mille ingredienti, il concerto di chitarra e voce del compositore Fausto Ciotti.

Quest’ultimo, con il suo talento coinvolgente e pieno di una leggerezza che lascia, in chi lo ascolta, un delicato soffio di euforia, ha regalato note che volavano su, toccavano il cielo e tornavano, forse solo per ricordarci che c’è una musica che vibra, leggera, ovunque. Grazie Fausto!

Accompagnati da queste note, che svolazzavano dappertutto, abbiamo ricevuto dagli esperti di Astronomitaly importanti informazioni sull’inquinamento luminoso: un tema ancora piuttosto nel buio per l’umanità, informazioni che ci hanno lasciato la consapevolezza che tutti noi abbiamo il potere di spegnere il brillare delle stelle tramite i nostri “eccessi artificiali”.

Al Monte Tancia, per fortuna, in mezzo ad una natura lontana da tutti gli artifici, le stelle, indisturbate, continuano a brillare: qui, infatti, confermano gli esperti, si trova uno dei cieli più belli d’Italia.

Bellezza che abbiamo potuto toccare con i nostri occhi, tramite potenti telescopi professionali: e come su potenti razzi spaziali, uno alla volta, siamo saliti su, per atterrare su stelle, pianeti, costellazioni.

C’era solo il tempo di prendere un caffè, eppure tornati di nuovo sul pianeta Terra era evidente che:

l’infinito è in ogni stella e ogni stella indica l’immensità!

A cura del

Team Open Sky